Forme insolite di valute antiche

Forme insolite di valute antiche

Vi siete mai chiesti che aspetto avessero le valute antiche prima che fossero inventati metallo e carta? O cosa fosse usato come forma di valuta?

Di recente abbiamo scritto un blog su “Il simbolismo delle banconote nel mondo” e sull’importanza del design nelle banconote moderne. Ma questa cosa ci ha fatto domandare.. che aspetto avevano le valute antiche? Per questo abbiamo deciso di fare qualche ricerca al riguardo e abbiamo messo assieme cinque delle forme più interessanti di valute antiche.

Valute commestibili

Sarà difficile crederlo nel 2021, ma per secoli il cibo è stato usato come valuta. Il sale ad esempio, così come il formaggio, le fave di cacao, e i mattoni di tè (questi ultimi valute bevibili più che commestibili), giusto per menzionarne alcuni.

  • Sale – Ci sono alcuni aspetti interessanti circa l’uso del sale come moneta, compresa l’origine della parola “salario”, che deriva dal latino ‘salarium’, che significava “una razione di sale”.
  • Formaggio – Il Parmigiano era riconosciuto come garanzia bancaria in Italia. Alcune banche accettano ancora oggi questo formaggio come garanzia per prestiti alle piccole imprese!
  • Fave di cacao – Come testimoniato nel Codice Mendoza (1541), custodito nella Biblioteca dell’Università di Oxford, nel 1500 tra le tribù Azteche molti prodotti venivano scambiati utilizzando le fave di cacao come moneta.
  • Tè – I “mattoni di tè” sono stati usati per secoli al posto del conio in Cina, Siberia, Tibet, Turkmenistan, Russia e Mongolia. Un’usanza che, a quanto pare, è durata sino alla Seconda Guerra Mondiale!

Se siete interessati a sapere di più sulla storia delle monete edibili, vi suggeriamo di dare un’occhiata al blog redatto da italian-feelings, da cui abbiamo estrapolato tutti questi dati!

Croci del Katanga

Le Croci del Katanga venivano utilizzate come valuta nella Repubblica Democratica del Kongo fino al XX secolo. Queste croci venivano fuse in rame e utilizzate per il baratto e il commercio. Potevano anche essere utilizzate nella costruzione di utensili, se necessario. Come tasso di conversione generale, considerate che una croce valeva 22 libbre di farina!

Pietre Rai

Le Pietre Rai sono probabilmente la più grande forma di moneta mai registrata. Usate sull’isola di Yap dal 500 d.C., erano pietre rotonde con un buco al centro, venivano scavate nella roccia calcarea e avevano fino a 3,5 metri di diametro e oltre 8 tonnellate di peso… pesanti a dir poco!

Straordinariamente, più storia aveva la pietra, maggiore era il suo valore. Persino le pietre che venivano trasportate e perse in un fiume mantenevano il loro valore. Quando una pietra passava a una nuova proprietà, bisognava tenere un’elaborata cerimonia per riconoscere questo passaggio!

Kissi Penny

Fino a poco tempo fa i Kissi Penny erano riconosciuti come valuta legale in molte parti dell’Africa occidentale. I Kissi Penny venivano realizzati dai fabbri sotto forma di lunghe aste con una forma a T su un’estremità e una specie di vanga sull’altra, che veniva chiamata ‘orecchio’. In caso di rottura, l’unico modo per far riacquistare valore a un Kissi Penny era tenere un’elaborata cerimonia che coinvolgeva uno stregone. Prima che fossero ritirati, un sacchetto di arance valeva un paio di Kissi Penny, una mucca ne costava 2.000 e una sposa… 4.000!

Potlatch

Più che una vera e propria moneta, il Potlatch era un modo di fare affari, una celebrazione stravagante che permetteva il commercio di quasi tutto. Diffuso in tutto il mondo, questa forma di celebrazione era il principale mezzo di scambio dei nativi americani. È interessante notare che il più grande Potlatch ebbe luogo quando la Regina di Saba donò al Re Salomone la più grande quantità di oro e spezie dell’epoca.

Altre valute insolite utilizzate in passato sono:

  • Conchiglie
  • Tappi di bottiglia
  • Pelli di animali
  • Gioielli
  • Serpenti
  • Schiacciapatate

Dopo aver passato in rassegna le cinque forme più interessanti di valuta antica, la domanda sorge spontanea: la valuta fisica (monete e banconote) sarà ancora con noi tra 50 anni? Questo, al momento, non ci è dato saperlo. Ma quello che sappiamo è che il metodo di pagamento è un elemento chiave per il successo di un’attività, per cui è importante dare ai clienti la possibilità di scelta.

Non siamo ancora in un contesto in cui siamo limitati nel modo di pagare, ma con i recenti sviluppi e avanzamenti tecnologici nei pagamenti, potrebbero esserci dei cambiamenti in tal senso? Se siete interessati a questo argomento, date un’occhiata al nostro blog “I rischi di una società che va verso un mondo senza contanti”.

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