Viaggiare dopo il Covid-19, come sarà?

Viaggiare dopo il Covid-19, come sarà?

Sono in molti a chiedersi: come sarà viaggiare dopo il Covid?

Il Covid-19 ha stravolto la possibilità di viaggiare in tutti i Paesi e ha portato il mondo a una paralisi. Negli ultimi 15 mesi circa, infatti, quasi il 90% della popolazione mondiale ha vissuto con delle restrizioni agli spostamenti. Il comparto del turismo, quello aereo e delle agenzie di viaggio sono stati i più colpiti dall’inizio del 2020.

Tutti speriamo di tornare a viaggiare di nuovo, e, alla luce del costante aumento del numero dei vaccinati nel mondo, l’attesa non dovrebbe essere ancora lunga. Ma sarà la stessa cosa di prima? La risposta è no. Mentre i confini cominciano a riaprire e il turismo internazionale torna a essere una possibilità verso i Paesi della green list, un sacco di persone si staranno chiedendo… “Sarà sicuro?

In un sondaggio condotto dall’International Air Transport Association (IATA), alla domanda sulle misure di sicurezza standard che farebbero sentire i passeggeri più sicuri a viaggiare dopo il Covid-19, distanziamento sociale, stazioni di gel disinfettante visibili, controlli e l’uso di mascherine di protezione sono state le risposte sempre elencate. 

Nuovi protocolli di salute e sicurezza dovranno essere attuati per viaggiare dopo il Covid-19. E le persone vorranno sapere quali sono, per la propria incolumità. Per quanto i governi locali e il comparto del turismo possano pianificare una ripresa e si adattino per modificare il comportamento del viaggiatore moderno del 2021, l’uso dell’identità digitale e della biometrica potrebbero ripristinare la fiducia, purché assicurando un viaggio sicuro e senza interruzioni.

Quindi, su quali aree chiave della trasformazione potrebbe lavorare il comparto del travel per assicurare la salute e sicurezza dei viaggiatori nel 2021?

Test obbligatori.

Le normative sul Covid-19 saranno diverse per ogni Paese. Tuttavia, ovunque vi troviate, potreste dover dimostrare che siete sani attraverso un test Covid prima di salire su un aereo.

Denis Kinane, Direttore sanitario presso il Cignpost Diagnostics, ha dichiarato all'”Express”: “fare un test Covid diventerà uno dei fondamentali delle vacanze, così come fare un’assicurazione di viaggio o il cambio valuta”, suggerendo inoltre ai viaggiatori di “acquistare i test esclusivamente da fornitori approvati dal Governo, prenotandoli in anticipo, in maniera da poterli fare in tempo. Se non lo farete, potreste non volare, e prendere una multa”. Le sanzioni per i trasgressori delle norme di viaggio possono arrivare fino a 10mila sterline!

Nel tentativo di riaprire i confini e consentire di nuovo gli spostamenti internazionali, la maggior parte dei Paesi adotterà un sistema a semaforo, che assegna a ciascun Paese un punteggio in base a tasso di contagio, potenziale diffusione del virus e misure preventive vigenti. Quindi, prendendo come esempio il Regno Unito:

  • Chi viaggia verso Paesi sulla green list può rientrare nel Regno Unito senza restrizioni
  • Per chi torna dalle destinazioni identificate come “gialle” è più probabile invece che debba stare in quarantena una volta rientrato
  • Nel caso di rientro da Paesi “rossi” infine sarà necessaria una quarantena ufficiale di 10 giorni in hotel.

Questo sistema a semaforo dimostra che fare i test sarà una misura cruciale nel consentire una ripresa sicura degli spostamenti. Quindi, se state pianificando un viaggio, assicuratevi di prepararvi a fare possibili test per andare e tornare dalla meta prescelta!

Certificati sanitari digitali.

L’estate 2021 ha un aspetto diverso rispetto allo scorso anno grazie all’ampio avanzamento dei piani nazionali di vaccinazione. In Europa la libertà di movimento tra i Paesi è un diritto fondamentale dei suoi cittadini. Nel tentativo di mantenere i confini aperti in modo avveduto, è stato quindi implementato un sistema a semaforo che indica il tasso di contagio. L’introduzione di certificati sanitari digitali gratuiti aiuterà questo sistema, consentendo agli utenti di mostrare la loro vaccinazione e/o guarigione dal Covid-19 per ogni fascia di colore.

Nell’Unione europea, un certificato Covid digitale dell’UE (dall’acronimo inglese EUDCC, EU Digital COVID Certificate), noto anche come “green pass digitale”, consentirà di bypassare le restrizioni sui viaggi in 7 Stati membri e anche in alcuni specifici Paesi extra UE. La normativa è ufficialmente entrata in vigore il 1° luglio 2021.

Il Regno Unito ha già rilasciato la sua versione di certificato vaccinale tramite l’app del proprio Sistema Sanitario Nazionale, che è già stata usata ad esempio per accedere a eventi sportivi quali il Trofeo di Wimbledon e il Campionato europeo di calcio UEFA, che peraltro rappresentano anche un’eccezione all’EUDCC. Nel frattempo, proseguono le trattative per intagliare un accordo su come il certificato sanitario nazionale possa essere compatibile per viaggiare all’interno dell’UE.

Alcuni Paesi dell’EEA (European Economic Area) come Islanda, Norvegia e Svizzera hanno invece la possibilità di implementare l’EUDCC come loro pass sanitario nazionale. Ciononostante, sia la Norvegia che la Svizzera creeranno i propri “passaporti vaccinali”, che saranno comunque compatibili con la versione dell’UE.

Anche alcuni Stati negli USA hanno già iniziato a introdurre passaporti vaccinali. Ad esempio, New York ha un’applicazione chiamata Excelsior Pass, che mostra la prova di vaccinazione o il risultato di un test Covid recente negativo, sebbene quest’app non sia di uso diffuso al momento. Su scala nazionale a giungo 2021 non risulta invece menzionato alcun piano di certificazione digitale.

Che cosa pensate di questi passaporti sanitari digitali? Userete un passaporto vaccinale quando viaggerete dopo il Covid-19? Fatecelo sapere in un tweet menzionandoci su @EuronetATMsEU e usando l’hashtag #viaggiaredopoilcovid19.

Tecnologia di viaggio touchless.

Come tutti sappiamo, il Covid-19 ha cambiato il modo in cui interagiamo e gestiamo le attività quotidiane. Quindi, anche se con rigidi protocolli di pulizia in atto, scambiarsi documenti di viaggio e toccare superfici per fare check-in, controlli di sicurezza, doganali e imbarchi potrebbe comportare un significativo rischio di infezione sia per lo staff che per i viaggiatori. Per questa ragione la transizione verso un viaggio touchless -dal bordo del marciapiede dell’aeroporto al check-in in hotel- è uno dei cambiamenti più importanti da prendere in considerazione.

Una forma di automazione che coinvolge l’intero settore del travel diventerà infatti la nuova norma. La biometrica è già la soluzione per la verifica dell’identità. E, dato che l’identificazione tramite impronte digitali e la scansione del palmo della mano sono divenuti obsoleti, le tecnologie biometriche saranno usate più di frequente di quanto possiate immaginare. Alla fine emergeranno più opzioni touchless, inclusa l’identificazione tramite impronte digitali contactless, così come il riconoscimento oculare e facciale. Inoltre, nuove tecnologie per l’inserimento di dati touchless quali il controllo dei gesti, la scansione di documenti senza contatto e l’uso di comandi vocali sono già in fase di test!

Per sopravvivere, dobbiamo adattarci. E per sopravvivere quando viaggiamo dopo il Covid-19, l’intero comparto del travel ha bisogno di apportare importanti cambiamenti digitali per adattarsi alla nuova norma touchless.

Alloggi più indipendenti.

I siti di affitti per le vacanze come Airbnb e altri similari sono divenuti estremamente popolari durante la pandemia, con le persone che bramavano per avere un proprio spazio e maggiore controllo. In verità, ci si aspettava che gli ospiti si fidassero dei protocolli di sanificazione e pulizia standard legati al Covid-19 messi in atto nelle principali catene di hotel. Ma perché esporsi a potenziali rischi in albergo quando si può prendere in affitto un proprio spazio dove organizzare i propri pasti da sé, farsi le pulizie e non doversi preoccupare dei check-in fisici o di incontri pubblici?

Non pensavo che sarebbe successo nel modo in cui è successo, ma è andata a finire che le persone preferiscono avere la loro propria porta d’ingresso, nessun atrio, nessun ascensore, e un posto dove usare il proprio gel disinfettante un paio di volte al giorno, se desiderano,” ha dichiarato Jan Freitag, Direttore nazionale di Hospitality Analytics presso la STR (una Società che si occupa di analisi dati in ambito alberghiero).

La domanda di hotel alla fine tornerà a crescere con l’aumento dei Paesi che riceveranno il vaccino e la diminuzione delle restrizioni. La gente si sentirà più a proprio agio all’idea di soggiornare in hotel pubblici. Ma, per il momento, gli alloggi indipendenti sono la via!

I consulenti di viaggio faranno ritorno sulla scena.

Gli agenti di viaggio sono divenuti più di nicchia negli scorsi anni, visto che la maggioranza dei consumatori preferisce prenotare le proprie vacanze online. Per questo, al momento questi consulenti tendono a concentrare i propri sforzi sugli account business travel e luxury. Ma, data la natura di rapido cambiamento della pandemia e le difficoltà che alcuni viaggiatori hanno avuto nel tentativo di ritornare a casa o persino di essere rimborsati, avrebbe più senso tornare agli agenti di viaggio in futuro. Il che per il viaggiatore contemporaneo significherebbe avere semplicemente un portavoce dalla propria parte se qualcosa dovesse andare storto. Del resto, chi conosce il settore meglio di loro.

Juliet Kinsman, Direttore responsabile di Condé Nast Traveller, prevede un cambiamento verso le prenotazioni di viaggio tramite agenti e operatori riconosciuti, di cui sottolinea l’inestimabile conoscenza e i contatti nel settore come motivazioni principali della sua predizione. “Credo che quello che il 2020 ci ha mostrato e insegnato sia che l’expertise e la tutela finanziaria delle prenotazioni attraverso un agente di viaggio spesso hanno un peso maggiore rispetto all’importo delle commissioni,” ha dichiarato la Kinsman. Che si augura i consumatori volgano lo sguardo verso gli agenti che si specializzano nel settore, “quelli che si preoccupano di dove mandano i loro clienti”, che “possono intuitivamente aprirsi un varco nell’ambientalismo d’accatto e realmente assicurare che ogni anello nella catena di fornitura sia degno”.

Dopotutto, torneremo a viaggiare.

Nonostante la tragedia che si è dispiegata negli ultimi 15 mesi circa in tutto il mondo, con Paesi interi chiusi al mondo là fuori… tutti gli esperti del travel sono fiduciosi che il comparto alla fine riprenderà e sarà più appagante che mai. L’esperienza apparirà e ci sembrerà leggermente diversa mentre la salute diventerà il focus principale. E le persone riusciranno a trarre vantaggio dall’impatto positivo e trasformativo del viaggio per cambiare le loro vite e le destinazioni che visiteranno.. in meglio!

Ci auguriamo solo che la cosa avvenga più prima che dopo.

Se state iniziando a pianificare i vostri viaggi per riprendere a spostarvi dopo il Covid-19, sapere come risparmiare denaro durante la vostra vacanza vi sarà di grande aiuto! Date un’occhiata al nostro blog “How to save money during your holiday”.

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